Sì, c'è la crisi, i prezzi di beni e servizi aumentano di mese in
mese, la disoccupazione dilaga... Eppure, dal 2008 al 2012, il consumo
di alimenti bio in Italia è cresciuto del 7,8%. Lo dice l'ultimo
rapporto Biobank, confermando il trend positivo di un mercato che a
livello nazionale non conosce periodi di magra.
Per molti, questo
dato stride con la situazione economica generale del Paese. Molte
famiglie non arrivano alla fine del mese, e nonostante le difficoltà
economiche, decidono di affidarsi al bio, scegliendo di tirare la
cinghia su altro, piuttosto che su ciò che mettono sulle loro tavole e
nelle loro pance.
Tra i canali di vendita, internet, con le sue
piattaforme e-commerce, ha registrato un incremento del 20% nel numero
delle aziende bio, che hanno deciso di affiancare alla vendita diretta
anche quella online. Tra questi, il sito
biologico.agriturismo.com,
nato con l'impegno di promuovere la cultura del biologico in ambito
agrituristico, vanta una partnership con Aiab e propone sulla sua
piattaforma prodotti bio certificati di provenienza regionale e
nazionale: frutta, verdura, olio, vino, legumi, prodotti da forno, aceti
e distillati. Grazie a internet, anche chi non riesce a reperire
prodotti biologici sul proprio territorio può acquistarli agilmente
collegandosi da casa propria con il suo pc, senza alimentare il traffico
cittadino e con un buon risparmio di tempo.
Oggi, che
l'informazione circola più facilmente e che le reti di persone che
scambiano saperi sono sempre più fitte, siamo diventati tutti un po' più
consapevoli e stiamo tentando di recuperare una tradizione gastronomica
di qualità che, per l'appunto, sembra basarsi proprio sul consumo di
prodotti biologici. Difatti, ci sono alcuni buoni motivi per scegliere
bio. Si tratta di ragioni che hanno a che fare direttamente con il
benessere dell'uomo e dell'ambiente, ma non solo.
Se vogliamo
sperare di vivere una vita lunga e mantenere una salute sana, limitare o
escludere il consumo di alimenti non biologici significa non esporsi ai
danni derivanti da pesticidi, agrofarmaci, antibiotici, erbicidi,
fertilizzanti chimici e di sintesi, che vengono usati in dosi massicce
nella produzione tradizionale. Inoltre, alcuni studi scientifici hanno
dimostrato che il prodotto biologico è anche nutrizionalmente migliore,
come accade per l'ortofrutta, che sarebbe molto più ricca in vitamine e
antiossidanti. Ma non solo. Scegliere bio significa anche salvaguardare
il Pianeta, che proprio come l'uomo viene bombardato da sostanze nocive,
che a lungo andare, per effetto dell'accumulazione, lo inquinano e lo
avvelenano. Coltivare con il metodo biologico riduce anche le emissioni
di gas serra, favorisce la biodiversità ed è equo, poiché sostiene le
economie locali e garantisce i diritti dei lavoratori.
Una delle accuse più frequenti rivolte al settore del
biologico
è relativa ai prezzi: molto più alti rispetto a quelli dei prodotti che
si trovano nei supermercati classici. Ma vogliamo davvero risparmiare
proprio a danno della nostra salute? Con qualche accorgimento e una
selezione più attenta, potrebbe non essere così difficile optare per una
spesa biologica. Ecco allora alcune dritte: acquistate prodotti di
stagione, che hanno costi inferiori e sono qualitativamente superiori,
aumentate il consumo di legumi e cereali integrali al posto della carne,
che costa molto di più, date spazio all'autoproduzione, cominciando per
esempio a fare il pane in casa, comprate il giusto, in maniera tale da
ridurre la quantità di cibo buttata, e limitate o escludete l'acquisto
di cibo spazzatura!