venerdì 14 agosto 2009

Il massaggio ajurvedico secondo Christiana Liebl

Da tempo incuriosito dal massaggio ajurvedico ho deciso di profittare delle mani di una mia amica: sapevo che Christiana Liebl si era avvicinata alle discipline olistiche con grande amore. Oggi non posso che avvertire la vibrazione leggera del suo tocco mentre mi scopro dimentico e supino nel suo piccolo studio, già un’utopia senza tempo, dove ritrovare una radice del mio passaggio terrestre. Sapete, la mia amica vive a due passi da San Leo Bastia, in una valle raccolta e segreta, dove ogni minimo gesto ha un suo significato...
In fondo sono solo una ventina di minuti, poco più. Quante volte, nella routine di lavoro, mi sono detto che avrei dovuto farle visita; stavolta ci sono riuscito, me ne compiaccio. La strada che si snoda verso l’interno è una semplice iniziazione: alla natura, al silenzio, al bello. Sono già più leggero, ho lasciato il rumore di sottofondo, ho uno strato di vesti in meno.

Lei mi aspetta sull’uscio, mi ha sentito, tra le lavande ed il rosso acceso dei gerani. Là conservavo il suo ultimo ricordo. Così il suo sorriso, sincero, stempera il primo imbarazzo. Ci sediamo e riprendiamo con i nostri pensieri, viene così facile: “L’Ajurveda è una visione di sistema, cura l’essere umano nella totalità dei suoi aspetti con l’intento di unificarle per arrivare ad un senso di completezza percepibile dalla persona stessa. Richiede un certo impegno ed un cammino interiore lento e complesso. Credo che i metodi olistici debbano stimolare dei processi e delle attività del tutto interiori. Per questo l’operatore deve rivelarsi stabile, tranquillo. Affinché la comunicazione risulti efficace e non vi siano ostacoli”.

Le sue parole sono precise, misurate, ma anche appassionate: “Si deve avere un approccio onesto: l’ora del massaggio è l’ora dedicata alla persona. Ci vuole assoluta dedizione”. La seduta comincia con una fase preparatoria che ricerca una condizione ideale di liberazione dalle contingenze: “La versione tradizionale del massaggio richiede silenzio. Ma oggi molti non riescono più a lasciarsi andare ed allora è utile della musica di sottofondo per facilitare la distensione. Accendo delle candele che spandono odori di lavanda ed arancio. Il setting è importante. Ci si deve sentire accuditi; non tanto un’accoglienza professionale quanto un’accoglienza umana”.
Si comincia dunque con una breve fase preliminare di indagine, una minima esplorazione dello stato di salute attuale e storico. Si parla un po’, se si vuole. Si creano forse delle piccole confidenze. Christiana ha appreso il suo metodo ajurvedico a Roma, con lunghe frequentazioni, dal maestro Amadio Bianchi: “Ogni maestro ha la sua versione. Io comincio con la riflessologia plantare, procedo con il linfodrenaggio delle gambe, massaggio tutti gli organi interni della pancia, poi il petto. Dopo passo al linfodrenaggio di braccia ed il massaggio delle mani, mi occupo della parte cervicale e delle spalle, infine del viso. In seguito, la persona si gira prona e si riparte dalle gambe per arrivare alla schiena”. Christiana ci tiene a dire che il suo non é un massaggio fisioterapico quanto distensivo, mirato ad un rilassamento profondo anche attraverso il contatto con i marma, gli innumerevoli centri energetici. E’ sulla schiena uno dei massaggi nevralgici per il risveglio della kundalini, conosciuta come l’energia dell’amore.

Per alcuni la seduta è occasione per parlare con l’operatore. Benché il trattamento non sia un colloquio, e debba rispettare precisi requisiti, per molti è essenziale raccontare la propria sofferenza, le proprie insicurezze: “Questo mi ha portato sulla strada del counselling gestaltico, il mio percorso si è completato con un approfondimento di tre anni”.
Incontrare di nuovo Christiana è stato un momento rivelatore. Ho provato un alto grado di indistinzione nei miei pensieri, specie nei momenti di maggiore distensione. Ho visto dei colori, in varie forme, affollare il campo visivo. Ho molto pensato, senza fatica. Ho capito. Non vado oltre, tocca a voi.
Simone Bandini


Un singolo massaggio ajurvedico – che dure circa 50 minuti – ha un costo di 35 Euro. Vi sono pacchetti weekend che comprendono 2 pernottamenti con colazione e massaggio completo a 95 Euro a testa. Christiana Liebl riceve nel suo agriturismo a circa venti minuti di macchina da Città di Castello ed Umbertide ed a circa 35minuti da Cortona. Una volta giunti nel paese di San Leo Bastia, si svolta nei pressi dell’Ufficio Postale (si imbocca una stradina in discesa) e si segue poi l’indicazione per Ca’ de Carlicchi dove si giunge in meno di 5 minuti.
Per prenotare un trattamento chiamate lo 0575 616141 Cell. 3926381170 o scrivete a christiana.liebl@carlicchi.it