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Il territorio di Mantova sulle orme dei Gonzaga,
Quando si arriva a Mantova percorrendo la strada abbracciata dai laghi formatisi dal fiume Mincio, sembra di trovarsi di fronte ad un ologramma. La città in lontananza, infatti, avvolta dalla nebbia o dalla foschia, assume un carattere fiabesco che ne sfuma i contorni avvolgendoli in una dimensione onirica.
Mantova è una città elegante e colta, dove le strade e gli antichi palazzi trasudano arte e bellezza, pervenute in eredità dalla dinastia dei Gonzaga e, probabilmente, da una naturale vocazione al bello; non a caso Mantova è la patria di Virgilio e Mantegna, nonché cornice d’eccezione dell’opera verdiana “Il Rigoletto”.
Si può affermare senza tema di smentita che Mantova sia una delle città più romantiche d’Italia, basta passeggiare per le sue accoglienti piazze, piazza delle Erbe, piazza del Broletto e piazza Sordello, sostare presso il Duomo, decorato con gli stucchi di Giulio Romano, e visitare la basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti. Ma l’apoteosi del sentimento è espressa dalla celebre Camera degli sposi, affrescata dal Mantegna per Lodovico Gonzaga e la sua famiglia, all’interno del Palazzo Ducale. Un intreccio meraviglioso di persone, animali e paesaggi cui si alternano eccezionali trompe l’oeil.
In posizione più isolata sorge il famoso Palazzo Te, edificato da Giulio Romano per i Gonzaga nel XVI secolo, racchiude gioielli artistici come La Sala dei Giganti e la Sala di Amore e Psiche.
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