In vacanza in agriturismo con il tuo amico fidato!
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domenica 21 luglio 2013
lunedì 20 maggio 2013
Pronto a Partire? La Primavera ti chiama | Ready to go? Spring is waiting for you!
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venerdì 17 maggio 2013
biologico.agriturismo.com: cibo biologico di qualità a portata di click
Nonostante la crisi, aumentano gli italiani che decidono di comprare alimenti bio, e i buoni motivi non mancano.
Sì, c'è la crisi, i prezzi di beni e servizi aumentano di mese in
mese, la disoccupazione dilaga... Eppure, dal 2008 al 2012, il consumo
di alimenti bio in Italia è cresciuto del 7,8%. Lo dice l'ultimo
rapporto Biobank, confermando il trend positivo di un mercato che a
livello nazionale non conosce periodi di magra.
Per molti, questo dato stride con la situazione economica generale del Paese. Molte famiglie non arrivano alla fine del mese, e nonostante le difficoltà economiche, decidono di affidarsi al bio, scegliendo di tirare la cinghia su altro, piuttosto che su ciò che mettono sulle loro tavole e nelle loro pance.
Tra i canali di vendita, internet, con le sue piattaforme e-commerce, ha registrato un incremento del 20% nel numero delle aziende bio, che hanno deciso di affiancare alla vendita diretta anche quella online. Tra questi, il sito biologico.agriturismo.com, nato con l'impegno di promuovere la cultura del biologico in ambito agrituristico, vanta una partnership con Aiab e propone sulla sua piattaforma prodotti bio certificati di provenienza regionale e nazionale: frutta, verdura, olio, vino, legumi, prodotti da forno, aceti e distillati. Grazie a internet, anche chi non riesce a reperire prodotti biologici sul proprio territorio può acquistarli agilmente collegandosi da casa propria con il suo pc, senza alimentare il traffico cittadino e con un buon risparmio di tempo.
Oggi, che l'informazione circola più facilmente e che le reti di persone che scambiano saperi sono sempre più fitte, siamo diventati tutti un po' più consapevoli e stiamo tentando di recuperare una tradizione gastronomica di qualità che, per l'appunto, sembra basarsi proprio sul consumo di prodotti biologici. Difatti, ci sono alcuni buoni motivi per scegliere bio. Si tratta di ragioni che hanno a che fare direttamente con il benessere dell'uomo e dell'ambiente, ma non solo.
Se vogliamo sperare di vivere una vita lunga e mantenere una salute sana, limitare o escludere il consumo di alimenti non biologici significa non esporsi ai danni derivanti da pesticidi, agrofarmaci, antibiotici, erbicidi, fertilizzanti chimici e di sintesi, che vengono usati in dosi massicce nella produzione tradizionale. Inoltre, alcuni studi scientifici hanno dimostrato che il prodotto biologico è anche nutrizionalmente migliore, come accade per l'ortofrutta, che sarebbe molto più ricca in vitamine e antiossidanti. Ma non solo. Scegliere bio significa anche salvaguardare il Pianeta, che proprio come l'uomo viene bombardato da sostanze nocive, che a lungo andare, per effetto dell'accumulazione, lo inquinano e lo avvelenano. Coltivare con il metodo biologico riduce anche le emissioni di gas serra, favorisce la biodiversità ed è equo, poiché sostiene le economie locali e garantisce i diritti dei lavoratori.
Una delle accuse più frequenti rivolte al settore del biologico è relativa ai prezzi: molto più alti rispetto a quelli dei prodotti che si trovano nei supermercati classici. Ma vogliamo davvero risparmiare proprio a danno della nostra salute? Con qualche accorgimento e una selezione più attenta, potrebbe non essere così difficile optare per una spesa biologica. Ecco allora alcune dritte: acquistate prodotti di stagione, che hanno costi inferiori e sono qualitativamente superiori, aumentate il consumo di legumi e cereali integrali al posto della carne, che costa molto di più, date spazio all'autoproduzione, cominciando per esempio a fare il pane in casa, comprate il giusto, in maniera tale da ridurre la quantità di cibo buttata, e limitate o escludete l'acquisto di cibo spazzatura!
Per molti, questo dato stride con la situazione economica generale del Paese. Molte famiglie non arrivano alla fine del mese, e nonostante le difficoltà economiche, decidono di affidarsi al bio, scegliendo di tirare la cinghia su altro, piuttosto che su ciò che mettono sulle loro tavole e nelle loro pance.
Tra i canali di vendita, internet, con le sue piattaforme e-commerce, ha registrato un incremento del 20% nel numero delle aziende bio, che hanno deciso di affiancare alla vendita diretta anche quella online. Tra questi, il sito biologico.agriturismo.com, nato con l'impegno di promuovere la cultura del biologico in ambito agrituristico, vanta una partnership con Aiab e propone sulla sua piattaforma prodotti bio certificati di provenienza regionale e nazionale: frutta, verdura, olio, vino, legumi, prodotti da forno, aceti e distillati. Grazie a internet, anche chi non riesce a reperire prodotti biologici sul proprio territorio può acquistarli agilmente collegandosi da casa propria con il suo pc, senza alimentare il traffico cittadino e con un buon risparmio di tempo.
Oggi, che l'informazione circola più facilmente e che le reti di persone che scambiano saperi sono sempre più fitte, siamo diventati tutti un po' più consapevoli e stiamo tentando di recuperare una tradizione gastronomica di qualità che, per l'appunto, sembra basarsi proprio sul consumo di prodotti biologici. Difatti, ci sono alcuni buoni motivi per scegliere bio. Si tratta di ragioni che hanno a che fare direttamente con il benessere dell'uomo e dell'ambiente, ma non solo.
Se vogliamo sperare di vivere una vita lunga e mantenere una salute sana, limitare o escludere il consumo di alimenti non biologici significa non esporsi ai danni derivanti da pesticidi, agrofarmaci, antibiotici, erbicidi, fertilizzanti chimici e di sintesi, che vengono usati in dosi massicce nella produzione tradizionale. Inoltre, alcuni studi scientifici hanno dimostrato che il prodotto biologico è anche nutrizionalmente migliore, come accade per l'ortofrutta, che sarebbe molto più ricca in vitamine e antiossidanti. Ma non solo. Scegliere bio significa anche salvaguardare il Pianeta, che proprio come l'uomo viene bombardato da sostanze nocive, che a lungo andare, per effetto dell'accumulazione, lo inquinano e lo avvelenano. Coltivare con il metodo biologico riduce anche le emissioni di gas serra, favorisce la biodiversità ed è equo, poiché sostiene le economie locali e garantisce i diritti dei lavoratori.
Una delle accuse più frequenti rivolte al settore del biologico è relativa ai prezzi: molto più alti rispetto a quelli dei prodotti che si trovano nei supermercati classici. Ma vogliamo davvero risparmiare proprio a danno della nostra salute? Con qualche accorgimento e una selezione più attenta, potrebbe non essere così difficile optare per una spesa biologica. Ecco allora alcune dritte: acquistate prodotti di stagione, che hanno costi inferiori e sono qualitativamente superiori, aumentate il consumo di legumi e cereali integrali al posto della carne, che costa molto di più, date spazio all'autoproduzione, cominciando per esempio a fare il pane in casa, comprate il giusto, in maniera tale da ridurre la quantità di cibo buttata, e limitate o escludete l'acquisto di cibo spazzatura!
di Alessandra Denaro
martedì 9 aprile 2013
Uplink entra nel portale storico Agriturismo.com!
"In un periodo come quello che stanno vivendo le aziende" - dice Simone Genovesi CEO di Uplink - "come imprenditori dobbiamo muoverci e investire in progetti nei quali crediamo profondamente!".
In Agriturismo.com, Uplink ha creduto da sempre attraverso una collaborazione commerciale attiva già da circa 10 anni.
"Ci siamo conosciuti fisicamente in Agri@Tour 2002" - continua Simone Genovesi - "la fiera dell'agriturismo alla quale siamo affezionati e continueremo a partecipare per essere sempre più vicini alla realtà dell'accoglienza rurale. Da quel giorno con Cesare Galloni, ideatore e fondatore del portale Agriturismo.com da tempi preistorici per il turismo online ('98), si è creato un bel feeling. Questa reciproca intesa è sfociata oggi in una nuova azienda da gestire insieme e in un lavoro quotidiano con il team che si fa sempre più interessante nel pieno spirito dello slogan che Cesare da anni usa sul portale: "L'agriturismo - uno stile di vita che nasce nel cuore".
Uno slogan o forse, per meglio dire, una sua filosofia di vita che Cesare conferma con il suo consueto sorriso sotto i baffi.
In Agriturismo.com Srl, la nuova società nella quale Uplink partecipa al 50%, già dai primi giorni si respira infatti un'aria molto creativa che sta portando una ventata fresca di innovazione e nuove opportunità alle imprese e ai viaggiatori del mondo dell'agriturismo.
Continua dunque la crescita di Uplink Web Agency Srl, che consolida così la sua posizione nel mercato turistico.
"Una bellissima impresa, nonché una stimolante avventura di creatività" ci tiene a concludere Genovesi "destinata a dare a tutti soddisfazioni coinvolgenti".
Michele Amadori
Comunicazione Uplink Web Agency Srl
domenica 24 marzo 2013
Agriturismo.com: il portale web per gli ecoturisti
Essere turisti responsabili si può, e da oggi è ancora più semplice grazie al portale web per gli ecoturisti
Agriturismo.com offre una mappa dettagliata degli agriturismi bio presenti nel nostro paese, in uno schema intuitivo e agile che li divide per regione.Finalmente, dopo un lungo e freddo inverno, la primavera è alle porte! Se ne vedono i segni dappertutto: le giornate si allungano, le temperature diventano più miti, i prati si riempiono di fresca erba verde e piccole margheritine bianche, mentre gli alberi si colorano di magnifici fiori delicati.
La Terra si risveglia e anche le
nostre energie si riattivano, alimentando la voglia di stare all'aria
aperta, in mezzo alla natura. E allora perché non concedersi una
vacanza, per rubare qualche giorno alla solita routine? Ma attenzione:
non tutte le vacanze sono uguali.
C'è una
forma di turismo che, più di altre, si sta diffondendo in questi ultimi
anni. L'emergenza ambientale, la crisi economica e il desiderio di
sottrarsi alle contraddizioni del turismo di massa hanno favorito la
nascita dell'ecoturismo. L'AITR, Associazione italiana per il turismo
responsabile, lo definisce come quel “turismo attuato secondo il
principio di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto
dell'ambiente e delle culture”. Si tratta di un turismo responsabile,
nel quale il viaggiatore si impegna a rispettare non solo l'ambiente, ma
anche le popolazioni ospitanti, favorendone lo sviluppo in termini
economici e culturali. Infatti, per un ecoturista è importante
organizzare una vacanza che sia: ecologica, equa ed economica.
Una
delle variabili più importanti nella pianificazione di un viaggio
sostenibile è la scelta della struttura ricettiva e, in tal senso, gli
agriturismi sono le realtà che, più di altre, stanno conoscendo un
periodo di grande fermento. Cibo sano, biologico, cucina tipica e
regionale, sessioni di meditazione, laboratori di pittura, corsi di
cucina, escursioni a cavallo, incontri per imparare a fare il pane,
passeggiate guidate in mezzo al verde, e ancora piscina, collegamento a
internet, musica, danze, mobilità dolce... La loro offerta è ricca e
permette di conciliare le esigenze del viaggiatore che desidera godere
di ogni comfort con la tutela dell'habitat circostante, il tutto con un
occhio al portafoglio.
Ma come trovare le strutture sostenibili in Italia? In questo, ci viene in aiuto il sito Agriturismo.com,
punto di riferimento essenziale per chiunque voglia sperimentare le
gioie del turismo verde. Al suo interno è possibile scoprire, tramite la
ricerca avanzata, gli agriturismi bio
presenti nel nostro paese, in uno schema intuitivo e agile che li
divide per regione. Ogni struttura ricettiva è poi accompagnata da una
scheda di presentazione dove vengono elencati i servizi, le
caratteristiche e i contatti.
www.agriturismo.com
condivide con il turismo sostenibile i suoi principi più importanti:
“Amore per la vita, rispetto per la natura, impegno al viver sano”.
mercoledì 30 gennaio 2013
Google+ per le aziende? Un caso concreto
Il caso studio di agriturismo.com
Sono qui oggi per raccontarvi la mia esperienza.
A dicembre 2011 agriturismo.com decide di scommettere con me su Google+ e di affidarmi creazione, gestione e strategia di una pagina.
Leggi tutto l'articolo sul Blog di Paolo Ratto
http://paoloratto.blogspot.it/2013/01/google-plus-case-history-italia.html
domenica 13 gennaio 2013
Tra saline e riserve naturali in provincia di Trapani
La Sicilia è, prendendo in prestito le parole del grande Omero, “la verde isola dove pasce il gregge del sole”.
Una definizione che sembra tanto più calzante quanto più ci si avvicina alla provincia di Trapani, un territorio così ricco di arte, testimonianze storiche, bellezze naturalistiche e paesaggistiche che pochi giorni non bastano a svelarne l’intera meraviglia. Come quella che accompagna il morbido fluire delle emozioni quando si attraversa la strada che dal capoluogo conduce alla frazione di Xitta, a tre chilometri da Trapani, sulla strada che conduce a Marsala. Questo percorso è intervallato da suggestivi e antichi mulini a vento le cui pale sembrano fendere il soffio della storia.
Di grande effetto è anche il tratto di costa che da Trapani conduce a Marsala, lungo le cosiddette “vie del sale”. Questo itinerario, infatti, è fiancheggiato da saline e da cumuli di sale che, in lontananza, si manifestano con il loro bianco accecante. Oggi le saline appartengono ad una riserva naturale popolata da centinaia di aironi, gru, fenicotteri e cicogne. Giunti a Marsala, la cittadina il cui nome è indissolubilmente legato al famoso sbarco di Garibaldi, è difficile resistere all’urgente richiamo del suo patrimonio artistico: chiese, grotte, santuari, statue, anfore, relitti di navi, necropoli. Tutte testimonianze che parlano di una terra leggendaria e dal glorioso passato, una perla nel cuore del Mediterraneo, nota in tutto il mondo per il suo nobile vino liquoroso.
Le protende le braccia la splendida Erice, compendio perfetto di arte, storia e natura. Il suo centro storico di impianto medievale si conserva pressoché intatto e in totale armonia con la natura circostante. Rigoglioso il giardino del Balio che custodisce il castello Pepoli, ora trasformato in villa. Erice conta più di sessanta chiese, come quella della Matrice, edificata nel XIV secolo, che conserva importanti opere d’arte. In Piazza Umberto I si trova il Museo Cordici con la famosa “testina di Afrodite”, risalente al V secolo a.C. Ad Erice è d’obbligo una sosta in una delle rinomate pasticcerie per gustare il meglio della produzione dolciaria locale.
Per chi ha voglia di arte contemporanea, da non perdere, poco distante da Trapani, il Museo civico di arte contemporanea, che possiede quasi duemila opere di grandi artisti come Guttuso e Burri.
Poco distante dal capoluogo sorge un altro piccolo centro della provincia di Trapani degno di rilievo: Buseto Palizzolo. Il fascino del luogo è acuito dalla presenza dei “bagli”, antiche costruzioni collocate in posizione sopraelevata sui terreni circostanti per permettere il controllo dei lavori agricoli. A Buseto si dice che abbiano avuto origine i busiati, tipica pasta fatta a mano, ottima condita con il pesto alla trapanese che prevede olio, pomodoro, aglio e basilico.
Il nostro itinerario alla scoperta della provincia di Trapani si conclude alla volta di Castellammare del Golfo, all’interno del cui territorio si apre l’ingresso della Riserva Naturale dello Zingaro, un’area incontaminata di spiagge, flora e fauna di indicibile bellezza. Sovrasta la cittadina il Castello di origine araba risalente al IX secolo, che oggi ospita un interessante Polo Museale con reperti di archeologia subacquea ed una tonnara.
Una provincia, quella di Trapani, dove la natura firma con il suo sigillo un vassoio di seduzioni difficili da dimenticare, soprattutto se la si vive nel luogo più di altri deputato alla sua valorizzazione: l’agriturismo.
Sarà allora facile dire, con le parole di Goethe, che “L'Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna”.
Lo Sapete che?
Nella ricorrenza del 24 giugno, giorno di San Giovanni, si era soliti a Trapani effettuare un rito piuttosto curioso: si immergeva del piombo fuso in un catino pieno d’acqua e se ne interpretavano le forme. Secondo la credulità popolare se il piombo assumeva le sembianze di volto umano, presumibilmente quello di San Giovanni decollato, i presagi non erano buoni: erano previste, infatti, disgrazie e calamità. Questa tradizione ha dato origine a diversi modi di dire nella città di Trapani, dove, quando si vuole minacciare qualcuno, si ricorre spesso alla colorita espressione “Ti faccio vedere la testa di San Giovanni”.
Michela Bilotta
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